In ambito di sistemi fotovoltaici isolati NON si possono fare sovrastime a spanne dei consumi delle apparecchiature, in quanto il rischio è quello che poi il sistema risulti difficilmente realizzabile per via di ingombro eccessivo o peso eccessivo o costo eccessivo (e invece facendo i un dimensionamento corretto risulterebbe accettabile).
Solo da un punto di vista economico sui piccoli sistemi solari ogni W in più di potenza del carico incide per 15-20€, per cui aggiungere 20-30W (come sovrastima del consumo) può voler dire trovarsi un preventivo maggiorato di 500-600€...
Inoltre in alcuni casi, soprattutto per i montaggi su palo, sovrastimare il consumo delle apparecchiature fa ipotizzare l'utilizzo di pannelli molto grandi e/o batterie molto pesanti.
La procedura corretta prevede quindi la conoscenza del consumo reale dell'apparecchio da alimentare e l'adozione di una piccola maggiorazione di sicurezza. Il dato di targa dell'apparecchio, che viene fornito al fine di dimensionare il cavo e/o l'alimentatore elettrico spesso fa riferimento alla potenza massima e non alla potenza media (che è il dato che serve per il dimensionamento).
Per cui non è raro leggere su un dato apparecchio P=10W e poi verificarne che effettivamente la potenza media è di 5-6W.
Ancora peggio se l'apparecchio ha un alimentatore esterno (esempio Notebook)  per cui su quest'ultimo si legge la potenza massima erogabile dall'alimentatore e non la potenza assorbita dall'apparecchio:
Esempio Notebook:
Alimentatore P=65W - Consumo reale misurato P=18W-28W (oscillante)
E' chiaro che voglio realizzare un sistema fotovoltaico per alimentare il suddetto notebook e ingenuamente penso che la potenza sia di 65W (come si legge sull'etichetta dell'alimentatore) realizzerò un sistema inutilmente sovradimenionato rispetto all'assorbimento reale che in media è di 24W (meno della metà).